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29 aprile 2004

Salza, sono un imprenditore e mezzo banchiere

“Ringrazio per la fiducia, è stato stimolante imparare da Rainer Masera e prima da Luigi Arcuti. Non mi sarei aspettato di diventare un mezzo banchiere. Le cose bisogna impararle e col vostro aiuto lo faro”’. Lo ha detto il neo presidente del Sanpaolo Imi, Enrico Salza, a conclusione dell’ assemblea degli azionisti, che lo hanno applaudito. Uscendo ha aggiunto: “Sono un mezzo banchiere perché mi ritengo un imprenditore, ma bisogna fare gli imprenditori anche in banca”. Lo hanno definito “grande manovratore”, “il potente dietro le quinte”, “il bastian contrario dell’economia”. Il nuovo presidente del Sanpaolo Imi Enrico Salza, 67 anni il 25 maggio, è un torinese doc. Con la città ha un forte legame, ha ricoperto cariche di grande rilievo. Si definisce un liberale “per tradizione e per scelta” ed è stato il tessitore di accordi politici come quello per lo schieramento di centrosinistra “Alleanza per Torino” che ha portato alla nomina di Valentino Castellani a sindaco. Una carica che è stata offerta anche a lui, ma ha rifiutato per l’opposizione – dice – della moglie e delle sue tre figlie. Suo padre era direttore d’orchestra alla Scala e lui, da bambino, diceva di voler fare il tranviere, mentre a 14 anni voleva entrare in seminario. Come ama sottolineare, è innanzitutto un imprenditore. La sua carriera inizia infatti, a soli 16 anni, nell’azienda di famiglia Francesco Lavaggi, prima fabbrica italiana di fiammiferi. Nel 1966 è il primo presidente del Gruppo Giovani dell’Unione Industriale di Torino, mentre nel ’68 è fra i promotori della Commissione Pirelli. In quell’occasione comincia a frequentare l’Avvocato Agnelli, con il quale ha avuto sempre un rapporto leale, ma non di sudditanza, tanto che tra gli appellativi con cui è stato definito c’è anche quello di “antimarconista” (a corso Marconi la Fiat aveva il suo quartier generale). Nel 1970 viene nominato vicepresidente dell’Unione Industriale di Torino e, nello stesso anno, entra nella Giunta di Confindustria. Dal 1971 al 1989 è vicepresidente ed amministratore delegato del “Sole 24 Ore”, dal 1976 al 1992 presidente della Camera di commercio di Torino. L’impegno nel settore bancario risale al 1985 quando viene nominato vicepresidente dell’Istituto Bancario Sanpaolo di Torino.



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