Questa volta l’invito si trasforma in forte raccomandazione. Tutti i piemontesi non si mettano in circolazione se non è indispensabile. Dalle 2 della notte scorsa sta nuovamente nevicando con forte intensità su tutto il Piemonte. Migliaia di mezzi e uomini sono al lavoro da parecchie ore ma la situazione è critica. Disagi all’aeroporto di Caselle: lo scalo non è stato chiuso ma i voli hanno accumulato oltre 2 ore di ritardo e 15 sono stati cancellati. Soppressi anche 140 treni in Piemonte. A Torino città sono caduti più di 20 centimetri di neve. Il Cuneese, l’Astigiano, il Biellese, il Verbano le aree maggiormente colpite da questa eccezionale precipitazione: secondo gli esperti si tratta di una nevicata record – non tanto per la neve caduta quanto per la durata, di circa 60 ore, e per l’intensità della precipitazione – che non si registrava da 30 anni. Il record in Val di Lanzo e nel Biellese dove sono caduti 120 centimetri in 70 ore. Scuole chiuse in diverse località. Disagi sulle strade statali e provinciali, mentre sulle autostrade si viaggia anche se la Polstrada raccomanda la massima prudenza, numerosi gli incidenti. Obbligo di catene non solo a bordo ma montate sulle strade per le località montane. Chiusi il colle della Maddalena e quello di Tenda, difficoltà al Frejus e al passo del Sempione. Gli uomini della Protezione Civile, dell’Enel e i Vigili del Fuoco sono impegnati in centinaia di interventi per ripristinare la corrente elettrica. Nel Canavese sono 25.000 le persone al buio e altre 10.000 in provincia di Biella. A causare le interruzioni la neve e gli alberi caduti sui cavi di alta tensione. In Valsesia 5 piccoli comuni sono isolati a causa di slavine cadute sulle strade.

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