Un pallido sole non attenua le polemiche sulla neve
Un pallido sole, temperature in aumento, polemiche roventi il giorno dopo la nevicata che ha creato parecchi disagi a Torino e in Piemonte. Le migliorate condizioni atmosferiche hanno consentito un graduale ritorno alla normalità anche se 25mila piemontesi sono ancora senza energia elettrica, quindi senza riscaldamento e in alcuni casi senz’acqua. Centinaia di squadre dell’Enel stanno lavorando senza sosta e il picco di 70mila persone al buio di ieri sera è stato fortemente ridotto. I maggiori problemi nell’Astigiano e a Castiglione Torinese. La Prefettura di Torino assicura comunque che entro domattina l’energia elettrica sarà nuovamente erogata in tutto il Piemonte. Le strade sono quasi tutte ripulite e la circolazione stradale, ferroviaria e aerea oggi è stata normale: restano isolate solo alcune frazioni di montagna anche perché permane forte il pericolo valanghe. Una sciatrice investita dalla slavina ad Artesina è morta in serata all’ospedale di Cuneo, dove era arrivata in condizioni disperate. Fanny Isetta è stata colpita da una massa nevosa staccatasi improvvisamente dalla montagna. Ma se con il bel tempo migliorano le situazioni critiche, non si placa il fronte delle polemiche. Al centro del contendere i disagi venutisi a creare in una città che fra 2 anni, proprio di questi giorni, ospiterà le Olimpiadi invernali. 15-20 centimetri di neve – peraltro abbondantemente preannunciata -hanno messo in ginocchio la circolazione per le vie di Torino, hanno reso praticamente inagibile lo scalo di Caselle e lasciato intere zone al buio. Centralini del Comune e dei mass media in tilt per le proteste della gente. La vicepresidente delle Olimpiadi Evelina Christillin ritiene che sia stata una salutare lezione verso il 2006: abbiamo 2 anni per migliorare e prepararci a dovere. Con la speranza che nel 2006 nevichi tanto, ma prima e non durante i Giochi.