Un giallo o un banale errore umano? Qualsiasi cosa sia successa al Cimitero Monumentale di Torino è difficile trovare una spiegazione per alleviare il dolore e lo sconforto dei figli e dei parenti. È sparita la salma del papà di Rita Pavone, Giovanni, morto nel 1990 all’età di 78 anni. Stamattina nel corso di una normale operazione di riesumazione e di traslazione non è stato possibile ritrovare il corpo dell’anziano. Il racconto del figlio Carlo, fratello della cantante torinese: “Quando ci siamo presentati di fronte alla tomba c’era solo più il fondo della cassa e nessuno ha saputo darci spiegazioni….”. Immediatamente l’uomo si è recato dai Carabinieri e ha presentato denuncia anche da parte di Rita. Ma è sicuro che suo padre fosse lì? “Sicurissimo perché quando 14 anni fa ci fu la sepoltura io detti anche una mancia ai becchini perché ricoprissero subito la bara…” risponde angosciato. C’è quindi la certezza, almeno, di aver pregato e portato fiori, in questi anni, proprio sulla tomba di Giovanni Pavone. Cosa può essere successo? L’assessore ai servizi cimiteriali di Torino, Beppe Lodi, ha subito aperto un’inchiesta, anche la magistratura indagherà. L’ipotesi più probabile è che a causa di un errore umano stamattina sia stata distrutta la bara con una ruspa, ma forse è ancora possibile recuperare le spoglie di Giovanni Pavone. “Ma io non ci credo, non voglio altre ossa, voglio sia fatta giustizia..” conclude il figlio Carlo. Già nei giorni scorsi c’erano state altre polemiche perché alcuni visitatori avevano visto delle ossa umane sparse nel terreno di alcuni scavi.

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