A Torino si finisce in tribunale per i prezzi troppo bassi del pane. All’origine del contendere l’iniziativa di una catena di 11 supermercati cittadini che va sotto lo slogan “fate la spesa qui e il pane ve lo regaliamo noi”. O meglio 600 grammi di pane e 1 centesimo di euro, per 3 giorni alla settimana, senza limite alcuno. Cioè non è necessario raggiungere un tetto di spesa e un cliente può entrare anche più volte nel corso della stessa giornata e prendere più razioni di pane sempre a 1 centesimo. I panificatori torinesi sono scesi sul piede di guerra: “Dava fastidio perché questa è concorrenza sleale, il pane viene usato come gadget….” dice il presidente Giuseppe Bracco. Il Tribunale Civile di Torino ha accolto il ricorso dei panificatori e, in base a una legge che vieta le vendite sottocosto, ha bloccato la promozione dei supermercati. Ma non è finita. È di oggi la notizia che l’Unione dei Consumatori si è ribellata ed è ricorsa, a sua volta, alla giustizia ordinaria. “È assurdo – sostengono – che venga vietato di vendere il pane ad un centesimo. Non ci sono limiti ai prezzi esorbitanti, i commercianti possono alzare i prezzi senza limiti, ma a quanto pare è impossibile ribassarli altrettanto a piacere”. Ma anche il ricorso dell’Unione Consumatori verrà poi respinto. Il pane non può essere venduto sottocosto.

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