Ragazzo suicida a Rivoli: la sua fidanzatina era incinta
“Bastava un sorriso, una parola dolce, un segno di disponibilità da parte delle persone chiamate ad aiutare i ragazzi ed invece nulla…”. È lo sfogo della mamma di Massimo – il nome è di fantasia – che sconvolta visita la salma del figlio al cimitero di Rivoli, insieme al marito. Il loro figlio di 16 anni l’altra sera si è impiccato nel garage di una vecchia casa nel centro della città in provincia di Torino. La sua fidanzatina, la chiameremo Marta (15 anni), era incinta di due mesi, si erano rivolti al consultorio per poter interrompere la gravidanza, ma per le assistenti sociali era indispensabile l’autorizzazione dei genitori di lei ed in mancanza di questa avevano deciso di rivolgersi al Tribunale per i minorenni. Lo stress, forse la paura sono stati troppo grandi per Massimo che ha deciso di farla finita. Marta e Massimo si erano fidanzati in terza media, durante una gita scolastica a Venezia. Da allora erano sempre insieme. La terribile notizia ha sconvolto la cittadina di Rivoli. Il commento del sindaco, Nino Boeti: “Mi sono informato col direttore del consultorio, le assistenti sociali ritenevano indispensabile il parere dei genitori di lei…”. La mamma di Massimo aveva accompagnato più volte i due fidanzatini al consultorio, ieri ci è tornata con fare bellicoso. Ha aggredito le assistenti sociali, sono dovuti intervenire i Carabinieri per sedare la rissa da far west. I funerali si svolgeranno lunedì, ci saranno compagni di scuola, amici e forse anche la giovane Marta. Il cardinale di Torino, Severino Poletto, ha espresso il desiderio che di fronte a questo dramma si tenga conto del piccolo bimbo che sta per nascere perché anche lui ha diritto di vivere.