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22 settembre 2004

Polstrada scopre un giro di “patenti facili” in tutta Italia

Due strade per ottenere la patente, quella classica con scuola guida, lezioni, esami di pratica e teoria, un’altra che si potrebbe definire facilitata. Bastava pagare la cifra giusta e grazie a alcuni dirigenti compiacenti il certificato di guida era in tasca. Un consolidato sistema di corruzione è stato scoperto dalla Procura di Torino e dagli agenti della Polizia Stradale del Piemonte che stamattina hanno eseguito 24 arresti, fra dirigenti della Motorizzazione e titolari di autoscuole, sequestrato centinaia di patenti false e chiuso numerose scuole guida. L’operazione coinvolge ben 12 regioni italiane: a scoprirlo sono stati gli agenti piemontesi, insospettiti dal fatto che parecchi esaminandi andavano a Roma per superare la prova. Già perché al Dipartimento Trasporti della capitale, l’ex Motorizzazione civile, sono stati individuati ben 31 funzionari che dietro corrispettivo di danaro facilitavano il conseguimento di patenti di ogni tipo, compreso quelle nautiche, compresa l’abilitazione a fare l’istruttore di scuola guida. C’era quindi chi insegnava a guidare con una patente falsa. Quanto costava una patente? “Si arriva fino a 2.000 euro a seconda della difficoltà dell’esame…” risponde Paolo Di Fonzo dirigente Polstrada Piemonte. Ora tutte le patenti false sono state sequestrate e i titolari dovranno ridare l’esame. L’inchiesta continua perché c’è la convinzione che il giro fosse molto più esteso e siano migliaia i certificati di guida fasulli in circolazione.



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