Suore liberate: paesi in festa, campane e clacson
Caroselli di auto per le strade del paese come se l’Italia avesse rivinto i Mondiali di calcio. Così San Rocco Castagnaretta (Cuneo) ha festeggiato la notizia della liberazione di suor Caterina e suor Maria Teresa. Nel piccolo centro del Cuneese c’è la comunità cui appartengono le due religiose, e i confratelli, soprattutto i più giovani, dopo 102 giorni di apprensione hanno finalmente potuto sfogare la loro gioia spargendo un contagioso entusiasmo: presto anche gli automobilisti in transito nelle strade della zona hanno capito il motivo di tanti colpi di clacson e si sono uniti a loro. A Boves e a Centallo, dove le suore sono nate, le campane hanno suonato a festa. “È una gioia indescrivibile” ha detto Michele Olivero, medico e fratello di Maria Teresa, prima di cedere alla commozione. “Sapevamo che la Farnesina stava lavorando bene, ma in questi casi si rimane fino all’ultimo con il cuore sospeso”. I dubbi e i timori residui sono stati spazzati via dalla rassicurante telefonata delle due religiose e poi dall’intervista resa a Radio Vaticana. Con loro ha parlato mons. Giuseppe Cavallotto, vescovo di Cuneo. “Stanno bene, ma sono provate. Speriamo che tra 2 o 3 giorni siano fra noi: celebreremo una messa di ringraziamento, tutti insieme”. Mercedes Bresso, presidente della Regione, dice che “è un grande sollievo sapere della loro liberazione”. “E ringraziamo – aggiunge – tutti coloro che hanno reso possibile l’esito felice di questa vicenda”. Il suo predecessore Enzo Ghigo, coordinatore piemontese di Fi-Pdl, oltre a manifestare “soddisfazione” rivolge un “plauso al ministro Frattini e alla struttura del ministero degli esteri”. E il card. Severino Poletto, arcivescovo di Torino, rende onore all’unità di crisi della Farnesina “che, nel silenzio e con trattative delicate e lunghe, è riuscita a portare a termine questa operazione”.