Folla e commozione a funerali Montalcini
Una cerimonia in perfetto equilibrio tra la laicità sempre espressa da Rita Levi Montalcini e le sue radici ebraiche. Commozione, sobrietà, ma soprattutto tanta, tantissima gente: si calcola 5mila persone.
La sua Torino, qui era nata nel 1909, si è stretta attorno al premio Nobel e senatrice a vita, per un gesto di commiato e al tempo stesso di ringraziamento. Una bara semplice in legno chiaro, la corona di fiori del Presidente della Repubblica, i ministri torinesi Elsa Fornero e Francesco Profumo, ma soprattutto volti sconosciuti che hanno visto in questa donna di 103 anni un esempio di virtù, tenacia e intelligenza.
Dietro il feretro, con una rosa rossa in mano, l’amata nipote Piera.
La salma è stata portata nel tempio crematorio per la funzione di cremazione.
Era espresso volere di Rita Levi Montalcini quello di essere cremata. Le sue ceneri in un’urna riposeranno accanto alla sorella gemella Paola, nella tomba di famiglia del cimitero monumentale di Torino, la sua città che ha già in proposito di dedicarle una via, o magari addirittura l’università.