Trenta anni fa il rogo del cinema Statuto
A trent’anni esatti Torino ricorda la tragedia dello Statuto, l’incendio del cinema in cui morirono 64 persone, tra cui due bambini. Una strage “che ha cambiato per sempre il concetto di sicurezza nei luoghi pubblici”, ricorda il sindaco di Torino, Piero Fassino, che ha deposto una corona di alloro al cimitero monumentale ed è poi intervenuto alla cerimonia di commemorazione in Sala Rossa.
Tra i primi ad accorrere sul posto il sindaco di allora, Diego Novelli. “Ho subito capito che era una tragedia anche se non di quelle proporzioni – ricorda oggi – e dopo la visione dei primi cadaveri, uno sopra l’altro in galleria, sono sceso alla cassa per rispondere al telefono che continuava a squillare”.
“Fu l’inchiesta più difficile della mia vita – rivela Giancarlo Caselli, all’epoca giudice istruttore e oggi procuratore capo di Torino -. Riuscimmo ad accertare la verità – aggiunge – anche grazie alla Procura guidata da Bruno Caccia (ucciso qualche mese dopo dalle Br, ndr) e a far nascere una nuova cultura della sicurezza”.
Ricordare oggi quella tragedia, conclude Fassino, “è doveroso perché il dolore dei parenti è ancora vivo e perché tutti dobbiamo impegnarci perché non accada mai più nulla del genere”.