La Chiesa apre ai nuovi linguaggi, organizzando una ostensione televisiva della Sindone e addirittura la messa a punto di una App per la visione ravvicinata e interattiva del Sacro Lino in altissima definizione dai dispositivi mobili del mondo Apple.

È l’ultimo regalo ai fedeli fatto da Benedetto XVI, che prima di lasciare il pontificato ha autorizzato la seconda ostensione televisiva della storia dopo quella voluta da Paolo VI il 23 novembre 1973. E ha varato la prima assoluta della Sindone 2.0, che da fine marzo grazie alla piazza telematica arriverà a raggiungere tipologie di persone del tutto nuove.

L’esposizione in mondovisione avverrà alla vigilia della prossima Pasqua, con un collegamento attraverso le telecamere di Rai 1 dall’interno del Duomo di Torino, dove il Sacro Lino è custodito. L’annuncio ufficiale è stato dato oggi dall’arcivescovo del capoluogo piemontese Cesare Nosiglia, custode pontificio della Sindone, che guiderà la celebrazione di accompagnamento all’ostensione in programma nella cattedrale torinese il pomeriggio del Sabato Santo.

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