Musy: la moglie ricorda “Mi hanno seguito”
“Mio marito era in cortile, in piedi, accanto a un nostro vicino di casa. Gli tremavano le mani. Mi disse “Annige, mi ha seguito” o “mi hanno seguito”, non ricordo bene, c’era un motorino”. Questo il racconto che la moglie di Alberto Musy, Angelica Corporandi d’Auvare, ha reso ai giudici del tribunale testimoniando al processo per il tentato omicidio del consigliere.
Alberto Musy era stato ferito nel cortile della sua casa di via Barbaroux. “Gli tamponai la testa. Usciva poco sangue e questo mi tranquillizzò. Allora lo facemmo sedere e io andai su a prendere dell’acqua ossigenata”. Dal giorno in cui è stato ferito, il 21 marzo 2012, le condizioni di Alberto Musy, che non si è più risvegliato, sono sempre le stesse: “Non c’è stato assolutamente nessun miglioramento”. Lo ha detto la moglie, Angelica Corporandi d’Auvare, testimoniando in tribunale al processo contro l’uomo accusato di aver premuto il grilletto.