Mottarone: pm “Tadini scrisse il falso”
Gabriele Tadini, il responsabile dell’impianto della funivia del Mottarone, annotò il falso “nel registro giornale” parlando di “esito positivo dei controlli” sul funzionamento dei freni, sia il 22 che il 23 maggio, giorno della tragedia, malgrado avesse “sentito provenire dalla cabina un rumore-suono caratteristico riconducibile alla presumibile perdita di pressione del sistema frenante della cabina che si ripeteva ogni due-tre minuti”. Lo scrivono i pm nella richiesta di custodia cautelare, contestando al solo Tadini anche il reato di falso. L’uomo, fermato per l’incidente in cui sono morte 14 persone, è pronto ad ammettere domani davanti al gip di Verbania di aver disattivato il sistema frenante con la scelta dei forchettoni per evitare il blocco della cabina. “È pentito”, dice il suo legale, l’avvocato legale Marcello Perillo, preannunciando che chiederà i domiciliari.