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26 giugno 2011

Torino-Lione: giorni decisivi e di tensione

“La Tav si farà e il cantiere deve aprire entro il 30 giugno. Altrimenti si dice addio alle centinaia di milioni di contributo dell’Unione Eu­ropea. E ai collegamenti con l’Europa”.

È deciso ad andare avanti, il ministro Roberto Maroni, che stamane sulle colonne della Padania spiega che chi si oppone alla Tav non deve fermarla, perché ciò vuol dire arrecare un grave danno soprattutto alle generazioni future. “Non è il momento di creare tensioni: quest’o­pera non è contro la Val di Susa, ma a suo favore” – spiega il governatore del Piemonte Cota. Ma al presidio dei No Tav di Chiomonte, in Val di Susa, c’è gran fermento in queste ore tra gli attivisti che da 40 giorni si sono stabiliti nella radura del cantiere, per opporsi alla realizzazione del tunnel esplorativo della nuova linea ferroviaria Torino-Lione: i comitati si aspettano da un momento all’altro l’inizio delle operazioni per l’apertura del cantiere. questione di giorni, se non addirittura di ore.

Al presidio dei No Tav è scattata l’allerta generale per contrastare il probabile imminente arrivo delle forze dell’ordine attorno al cantiere per consentire l’inizio dei lavori.

Il tunnel da realizzare alla Maddalena di Chiomonte è un’opera considerata propedeutica alla nuova Torino-Lione ferroviaria perché destinato a studiare la consistenza e le caratteristiche delle rocce. In Francia ne sono state realizzati tre analoghi.

La galleria sarà lunga sette chilometri e verrà scavata fino a raggiungere il livello dove passerà il tunnel principale della Torino-Lione, lungo 54 chilometri. Avrà un diametro di 6 me­tri e mezzo. Saranno estratti 250-300 mila metri cubi di materiale in tre anni di cantiere, nel quale sarà impegnato un centinaio di lavoratori.

La galleria si trova in Valle Clarea, una valle laterale della Val Susa, sopra l’abitato di Chiomonte. Nella zona si trovano un sito archeologico e la coltivazione del vino Arvanà e del vino del ghiaccio i cui grappoli vengono raccolti a gennaio solo quando la temperatura scende a -8.

L’area per il cantiere è di 36 mila metri quadrati. In parte sono terreni della Sitaf, la società che gestisce l’autostrada A32 Torino-Bardonecchia, che passa proprio accanto alla Maddalena, e il traforo italo-francese del Frejus, altri sono stati acquisiti dalla Ltf (Lyon Turin Ferroviaire) con procedure di esproprio, altre, ma più lontane all’imbocco del tunnel, erano state comprate da militanti No Tav.

Per la realizzazione della galleria geognostica il Cipe ha deliberato un finanziamento di 143 milioni di euro.



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