“La cosa che farò appena libero è andare al ma­re farmi una nuotata. Sono dieci anni che non ci vado me lo sogno anche di notte”. Omar Favaro oggi ha 26 anni. 9 anni fa il 21 febbraio 2001, quand’era ancora minorenne insieme alla fidanzatina Erika De Nardo massacrò a Novi Ligure la madre e il fratellino di lei. Condannato a 14 anni sta per finire di scontare la sua pena nel carcere di Asti. Da un mese gode del regime di semilibertà e lavora in una cooperativa di Asti che si occupa delle aree verdi comunali. Esce al mattino alle 7 dal carcere e rientra alle 18.

In un’intervista pubblicata oggi dai quotidiani La Stampa e Il Giorno parla di sé, di questi anni. “Erika fa parte del mio passato – dice – oggi mi è indifferente capitolo chiuso. Senza i miei genitori sarei un ragazzo finito mi hanno sempre seguito e sono stati straordinari”. In questi anni Omar ha continuato a studiare è ar­rivato alla quarta ragioneria manca solo il di­ploma ha imparato ad usare il computer e non vede l’ora di uscire di prigione per iniziare una nuova vita. Rimorsi? “I miei ricordi me li porterò sempre dentro quello che è successo è il passato si perde nel buio devo guardare al futuro”.

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