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07 gennaio 2009

Ancora neve in Piemonte: disagi, scuole chiuse, polemiche, carenza di sale

Aeroporto di Torino Caselle stamattina: aerei bloccati in pista da 35 centimetri di neve fresca. Lo scalo è chiuso, ed è la situazione più critica in una regione avvolta da una coltre bianca come non si vedeva da 30 anni. Pochi e rassegnati i passeggeri che sono comunque riusciti ad arrivare all’aeroporto. In tangenziale a Torino code e rallentamenti erano stati messi in preventivo e gli automobilisti perciò li accettano con rassegnazione. Qualche mugugno in più davanti alle scuole stamattina a Torino, divertiti i bambini e qualche genitore critica la scelta del sindaco di far svolgere regolarmente le lezioni. Chiusi invece tutti gli istituti a Vercelli, Ivrea, in tutto il Verbano e nel Novarese. I treni viaggiano quasi con regolarità, solo un 20% di convogli leggeri annullati mentre nel sud del Piemonte cioè nelle province di Cuneo, Asti e Alessandria, non possono circolare i tir superiori alle 7,5 tonnellate. Oggi è stato applicato il livello rosso del Piano Neve, che prevede un maggior numero di mezzi impiegati dall’Amiat per garantire una adeguata percorribilità delle strade. Scuole chiuse domani a Torino ed in tutta la provincia ed in molti altri grandi o piccoli centri (Asti, Alessandria e Vercelli). Per le abbondanti nevicate è scattato il piano di emergenza in Piemonte, anche se non mancano le critiche di chi ritiene che i provvedimenti avrebbero dovuto essere presi già ieri. Domani nessun mercato rionale a Torino. Intanto, la Provincia, l’Amiat di Torino ed altri enti stanno cercando di rifornirsi di sale dopo l’esaurimento delle scorte, ora, già all’inizio dell’inverno. Le previsioni meteorologiche aggiornate dell’Arpa prevedono per tutta la notte a nord del Po, mentre continuerà a nevicare nelle zone a sud. Ma domani mattina si prevede un abbassamento di due gradi della temperatura e la pioggia dovrebbe trasformarsi nuovamente in neve anche su Torino. Oggi è scattato il piano di emergenza all’aeroporto di Caselle – dove lo scalo è rimasto chiuso per dieci ore – sulla rete ferroviaria (soppresso il 20% dei treni regionali) e sulle strade, anche se i tratti chiusi sono pochi e tra questi una provinciale a Montafia (Asti). Le strade innevate hanno bloccato i veicoli per il trasporto dei pasti per le mense scolastiche a Torino e “in molte scuole alunni e docenti sono rimasti senza pranzo”: è l’accusa dei Cobas scuola del Piemonte. Dai consiglieri comunali delle opposizioni di centro destra arriva l’accusa al sindaco Chiamparino. “Se la città è finita in ginocchio per la neve – affermano Michele Coppola (Fi), Mario Carossa (Lega Nord) ed Antonello Angeleri (Verso il Ppe) è perché è rimasta senza guida. Dove era il sindaco? I cittadini – proseguono i consiglieri di minoranza – sono stati traditi dall’assenza di informazioni: si sono trovati bloccati, con mezzi pubblici fermi sulle rotaie o perché senza catene, mentre le scuole erano aperte anche se in alcuni casi erano irraggiungibili”.

 



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