Calciopoli: parte processo a Napoli, ma è subito rinvio
Comincia con un rinvio il processo a Calciopoli che si è aperto stamattina nell’affollatissima aula 216 della nona sezione del tribunale di Napoli e che dovrà stabilire se davvero ci sia stata una “cupola” retta da Moggi e costituita da arbitri, designatori, dirigenti, giornalisti, impegnati a favorire la Juventus e non solo. Un sistema di cui avrebbero beneficiato anche altre squadre, sia le presunte “satelliti” come la Reggina, sia alcune tra le più titolate del calcio italiano come, Lazio, Milan e Fiorentina. Il collegio giudicante, composto dal presidente Teresa Casoria e dai consiglieri Maria Pia Gualtieri e Francesca Pandolfi, ha infatti rinviato al 24 marzo il processo a causa della mancata notifica dell’udienza a 18 dei 24 imputati. Il processo vero e proprio partirà quindi tra quasi due mesi e si sposterà nell’aula bunker come anticipato dal giudice Casoria, quando ha visto l’aula gremita da decine di persone tra avvocati, reporter, fotografi e cineoperatori. Uno solo, invece, l’imputato presente in aula, l’ex arbitro Paolo Bertini che ha risposto all’appello del giudice per poi uscire a fumare. Sono invece passati subito all’attacco i legali di Moggi, Paolo Trofino e Maurilio Prioreschi.