Ad aprile processo per i morti della Eternit
Arriva finalmente a giudizio la terribile vicenda dell’amianto killer. Dopo anni di sofferenze, indagini, proteste, fiaccolate comincerà infatti il 6 aprile l’udienza preliminare per la maxi inchiesta sui casi di morte da amianto tra gli ex lavoratori di quattro filiali italiane dell’Eternit. La causa, con le sue 2.889 “persone offese”, è la più grande mai celebrata dal Tribunale di Torino, e, per questo motivo, le parti saranno convocate con avvisi sui giornali, negli uffici dei Comuni interessati e su siti internet. Questo per consentire a tutti coloro che reputano di essere stati danneggiati o di aver avuto parenti vittime dell’amianto dell’Eternit di far richiesta per costituirsi parte civile. A rispondere delle accuse di disastro doloso e di mancanza di cautele sui luoghi di lavoro saranno i proprietari della Eternit e cioè il miliardario svizzero Stephan Schmidheiny e il barone belga Jan Luis De Marchienne. Le malattie (quasi tutte con esito letale) hanno colpito 2.619 ex dipendenti delle sedi di Casale Monferrato e Cavagnolo in Piemonte, Rubiera in Emilia e Bagnoli nel Napoletano. Poi ci sono i parenti e i residenti di Casale venuti in contatto per svariati motivi con le fibre del minerale killer. L’accusa sarà sostenuta dal procuratore Raffaele Guariniello.