Torino domenica mattina: decine di conigli e maiali nella piazza davanti al comune. Li ha portati la Coldiretti per protestare contro il caro prezzi della carne, che costringe le famiglie a destinare a quelle spese quasi un quarto del budget familiare. La carne di coniglio, denuncia la Coldiretti, al dettaglio è arrivata a costare cinque volte di più, 20 volte di più quella di maiale (prosciutto compreso). Ed è crisi invece nelle stalle: gli animali vengono pagati agli allevatori il 10% in meno rispetto all’anno scorso. E poiché la carne rappresenta la prima voce di spesa alimentare mensile, 106 euro su 467, è chiaro quanto i rincari incidano sulle famiglie. e sulle tavole, visto che la quantità che si riesce a comperare inevitabilmente diminuisce. Tanto è vero che, fa notare la Coldiretti, il primo intervento di “mister prezzi”, il garante per la sorveglianza sui prezzi, è avvenuto proprio in questo settore. E stamattina in piazza è iniziata anche la raccolta di firme per una petizione a sostegno dell’indicazione obbligatoria dell’origine sull’etichette delle carni di maiale e di coniglio.

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