Di fresco c’era solo l’etichetta con la data di scadenza. Per il resto, negli scaffali del magazzino c’erano tonnellate di merce scaduta pronta per essere rieticchetata: 7 tonnellate di calamari scaduti da sei anni, 860 chili di gamberi scaduti dieci anni fa; altrettanti di piovre datate 2004 e pancali di funghi congelati: 5400 chili scaduti tra il 2002 e il 2005. Quando la Guardia di Finanza di Torino ha fatto irruzione nel magazzino di una ditta di Collegno (Torino) che fornisce surgelati e catering a molti ristoranti del Piemonte, della Lombardia e del Trentino Alto Adige, i due operai al lavoro stavano reimballando 2700 chili di funghi scaduti in nuove confezioni da 10 chili. Nuove le buste, nuove le etichette. Ma vecchio il prodotto. Di fronte alle Fiamme Gialle, i due dipendenti della ditta si sono giustificati dicendo che avrebbero rischiato il licenziamento se non avessero taroccato le etichette. Alla fine, la Guardia di Finanza di Torino ha sequestrato 18 tonnellate di alimenti surgelati scaduti. Soprattutto pesce e funghi. Tutta merce pronta ad uscire dal magazzino con chissà quale data di scadenza. La ditta è una delle aziende leader nel settore delle forniture anche per mense private e pubbliche. A preoccupare gli uomini della Finanza ci sarebbe in particolare un’ingente partita di filetti di tonno uscita dal magazzino. L’indagine è stata aperta per frode in commercio, ma potrà essere allargata al reato di commercio di alimenti pericolosi per la salute pubblica.

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