Dalla Turchia a Torino per diventare donna. È il caso di Jasmine Emily, 36 anni, originaria di Istanbul (Turchia), dove si è anche laureata in chimica, uno dei 100 transessuali di tutto il mondo che negli ultimi tre anni sono stati seguiti al Cidigem di Torino, il Centro Interdipartimentale Disturbi Identità di Genere dell’ospedale Molinette di Torino. Trenta di loro sono stati operati: in 28 casi la trasformazione è stata da uomo a donna, in due da donna a uomo. Ma quella di Jasmine Emily è una storia ancora più triste delle altre. A 20 anni scopre di sentirsi donna e di voler cambiare la sua sessualità maschile, ma in un paese come la Turchia questo non si può fare così facilmente. Cosi è stata costretta a subire pressioni sia psicologiche che fisiche. È stata addirittura costretta a farsi togliere con una operazione il seno che si era fatto crescere con gli ormoni. Ora, grazie ai medici, è una donna felice. “Sono – spiega – libera. Non smetterò mai di ringraziare loro e l’Italia. Ora sto cercando di farmi riconoscere la laurea in chimica e il prossimo anno spero di coronare il mio cammino con la cittadinanza italiana”. Negli ultimi tre anni, al Cidigem sono stati seguiti cento transessuali di tutto il mondo, trenta dei quali sono stati operati: in 28 casi la trasformazione è stata da uomo a donna, in due da donna a uomo, una situazione meno frequente. Diretto dal professor Dario Fontana (primario di Urologia universitaria 2), il Centro, nel festeggiare i tre anni, è stato riconosciuto, dalla Regione Piemonte, Centro di Riferimento Regionale.

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