Bimbo annega nel Torinese: sospeso anestesista del 118
È stato sospeso il medico anestesista che, lo scorso 29 agosto, ha soccorso Lorenzo Apierto, il bimbo di 2 anni annegato nella piscina di casa sua a Rivarossa, nell’hinterland torinese. Lo ha deciso la direzione generale dell’Azienda ospedaliera Cto-Maria Adelaide, in accordo con il direttore del 118, dopo che una lettera anonima inviata ad alcuni organi di informazione accusa il personale dell’elisoccorso di essere intervenuto sul posto senza i necessari medicinali salvavita. “Sono emerse rilevanti incongruenze – si legge in una nota dell’Azienda ospedaliera – tra il tipo di intervento effettuato e quanto desumibile dal rapporto clinico redatto dal suddetto sanitario (dipendente di altra azienda sanitaria, ndr) al termine dell’intervento”. La sospensione però, precisa l’azienda ospedaliera, “non avvalora e non ha alcuna relazione diretta con un possibile nesso causale tra modalità dell’intervento di soccorso e decesso del piccolo Lorenzo”. “La lunghezza del periodo intercorso tra permanenza e ritrovamento del corpo in acqua e intervento rianimatorio (40 minuti) – si legge ancora – è stata tale da rendere disperata la possibilità di un recupero alla vita qualsiasi potesse essere l’impiego di farmaci presenti e non presenti sul posto”. Sulla vicenda, sono state aperte due inchieste interne dall’azienda ospedaliera, una sull’assenza del farmaco salvavita e l’altra relativa alla lettera anonima.