Oggi “si discute di riforme come l’obbligatorietà dell’azione penale, della separazione delle carriere e del Consiglio Superiore della Magistratura, riforme che per un verso o per l’altro avranno ricadute sulle Procure della repubblica e sul lavoro dei Pubblici ministeri”. Lo ha sottolineato il neo procuratore capo di Torino, Giancarlo Caselli, nel suo discorso di insediamento. Parlando del suo nuovo incarico, Caselli ha ricordato di avere già ricoperto lo stesso ruolo a Palermo ma “lo sono stato nell’altro millennio”. “Adesso – ha aggiunto – siamo entrati nel nuovo millennio e la situazione complessiva è cambiata. L’organizzazione della Procura è tutta diversa. Il nuovo ordinamento giudiziario è da poco entrato in vigore. Sul versante delle Procure ha molto innovato”. Caselli ha infine ribadito di essere orgoglioso di ricoprire l’incarico che fu di Bruno Caccia, magistrato ucciso in un agguato mafioso 25 anni fa, “da cui ho imparato tutto”.

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