“Non è possibile morire così in una classe, una tragedia davvero incredibile e inspiegabile” è commossa il ministro di Pubblica Istruzione Mariastella Gelmini accorsa al liceo Darwin appena appresa la notizia della sciagura. E il sindaco, Guido Tallone, ribadisce “Un ragazzo entra al mattino a scuola pieno di vita e esce morto, è impossibile…”. Vito Scafidi aveva 17 anni, frequentava la quarta al liceo scientifico Darwin di Rivoli, prima cintura di Torino. È morto per le ferite riportate dal crollo del controsoffitto durante l’intervallo delle 11 di stamattina. Una ventina di suoi compagni sono rimasti feriti, alcuni in modo grave, uno rischia la paralisi e lo stanno operando al Cto di Torino. Inizialmente si era pensato al vento, raffiche a 100 km orari che hanno sradicato quest’albero secolare nel parco della scuola, invece il vento non c’entra proprio nulla. Un cedimento strutturale, il crollo di un tubo di ghisa che era collocato fra il soffitto e il controsoffitto dell’aula e che ha colpito in pieno Vito. I suoi compagni sono rimasti feriti dalla caduta dei mattoni e dei calcinacci. Una casualità? I compagni di scuola la pensano diversamente: “Qui è tutto fatiscente… pieno di crepe… ci sono i nastri con la scritta ‘tetto pericolante’”. In base a una prima ipotesi, potrebbe essere stato il cedimento di un pesante tubo di ghisa, collocato tra soffitto e il controsoffitto, a causare la tragedia. La Procura di Torino ha aperto un’inchiesta e il pm Raffaele Guariniello si è recato sul posto per un sopralluogo. Dei 17 feriti (distribuiti in vari ospedali del torinese), Andrea M., ricoverato al Cto di Torino, è il più grave. Entro la serata sarà sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. Ha riportato frattura e lussazione della terza vertebra lombare con lesione del midollo spinale. I medici hanno confermato che il rischio di una paralisi completa è concreto, ma per capire se ci sarà il recupero della mobilità bisognerà aspettare da alcune settimane a sei mesi. La scuola è un edificio dei primi anni del ’900 situato sulla collina di Rivoli. Nato come seminario, ha subito l’ultima ristrutturazione negli anni ’70 quando è stata realizzata una nuova ala. L’incidente nella parte vecchia dell’istituto.

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