A mettere le prime firme in fondo all’Atto costitutivo quasi sessant’anni fa sono stati in tredici. Piccoli e medi imprenditori accomunati dalla voglia di veder difesi i loro diritti e di trovare supporto in un’associazione che sapesse tutelare i loro interessi. È nata così Api Torino, l’Associazione delle Piccole e Medie Imprese di Torino e Provincia che, oggi, conta circa tremila associati – presenti di fatto in tutti i settori della produzione industriale e dei servizi in una delle aree a più alta densità produttiva d’Italia – e che questa sera dà avvio a dodici mesi di iniziative che arriveranno fino al 25 novembre del 2009. Un compleanno importante, quindi, che arriva tuttavia in un periodo difficile per l’economia alle prese con una crisi che, stando agli osservatori, sembra avere pochi simili negli ultimi decenni. “Oggi – dice l’attuale Presidente dell’associazione, Claudia Porchietto – abbiamo a che fare con una congiuntura che ci pone ogni giorno problemi nuovi e dobbiamo fare i conti con una politica che spesso non ci ascolta. Per questo abbiamo deciso di celebrare i nostri 60 anni con un anno di interventi, di occasioni di approfondimento, anche di provocazioni per ribadire che le piccole e medie imprese torinesi hanno dalla loro risorse importanti che devono essere riconosciute”. Insomma, anche nella festa di questa sera – al torinese Teatro Alfieri proprio a pochi passi dal Caffè Norman dove 60 anni fa i primi associati si davano appuntamento per discutere dell’Api – i piccoli e medi imprenditori non hanno mancato di sottolineare la loro particolarità che la Porchietto sintetizza così: “Quella di voler essere riconosciuti come elemento fondante dell’economia”. Api Torino ha quindi avviato un progetto di partnership, che accompagnerà l’Associazione per tutto il 2009, con Gi Group, la più grande agenzia per il lavoro italiana, presente in tutto il Paese con più di 250 filiali.

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