Indesit chiude None, stabilimento non competitivo
La Indesit ha confermato, nell’incontro di oggi con i sindacati, che il livello di competitività della produzione di lavastoviglie dello stabilimento di None (Torino), è insufficiente. Per questo chiuderà la fabbrica, mentre manterrà quella di Radomsko in Polonia perché “più competitiva”. L’azienda ha dichiarato la sua “totale disponibilità a proseguire il confronto con i sindacati”. Lo stabilimento di None produce lavastoviglie per tutto il mercato europeo, con circa 600 dipendenti, tra operai e impiegati e con una produzione 2008 di 770.000 pezzi. Negli ultimi tre anni l’azienda ha ricordato di avere effettuato “importanti investimenti sia sul nuovo prodotto sia sugli impianti (circa 60 milioni nelle lavastoviglie di cui circa 20 proprio a None), ma malgrado gli sforzi la domanda di mercato è stata molto al di sotto delle previsioni” e, di conseguenza, non ritiene “sostenibile la produzione in entrambi gli stabilimenti di None e di Radomsko (Polonia)”. L’azienda allo stato attuale mantiene in Italia, oltre al quartiere generale di Fabriano, sette stabilimenti produttivi (oltre a quello di None), il centro ricerche, la logistica e le attività di marketing per un totale di circa 5.000 dipendenti (in aggiunta ai 600 di None). I sindacati hanno proclamato otto ore di sciopero per il 20 marzo in tutti gli stabilimenti del gruppo Indesit. Ci sarà una manifestazione nazionale a Torino.