Caritas, +25% richieste aiuti a Torino nel 2008
Famiglie stroncate dalla cassa integrazione o dalla rata del mutuo, anziani con la pensione minima, divorziati col peso degli alimenti, per cui non solo la quarta, ma già la terza settimana del mese è un problema: nel solo 2008 sono aumentate del 25% le persone che, a Torino, si rivolgono alla Caritas per chiedere aiuti economici, un posto di lavoro, o addirittura una busta della spesa. Secondo la Caritas, che gestisce 91 sportelli d’ascolto solo a Torino, le richieste sono passate dalle 40.000 del 2007 alle 50.000 dello scorso anno. Una fascia, quella della “povertà grigia”, che raccoglie tante storie diverse, dal disagio psichico (il 27% degli utenti ne è affetto, o ha un familiare che ne soffre), alla perdita del lavoro (il 20% dei nuovi arrivi apparteneva, fino a pochi anni fa, al cosiddetto ceto medio), fino al problema di un mutuo troppo pesante, o dei debiti contratti per spese sanitarie, tanto che a chiedere aiuto per la rata è il 10% degli “utenti” dei punti d’ascolto.