Il castello da fiaba di Costigliole d’Asti, in comodato d’uso al Premio Grinzane Cavour, appena finito di ristrutturare, secondo l’accusa con i finanziamenti della Regione Piemonte per il premio letterario Grinzane Cavour. Questa sontuosa residenza insieme ad altri 18 appartamenti a Torino, Parigi, Sanremo acquistati da Giuliano Soria sono alcuni degli elementi che hanno portato la Procura di Torino ad arrestare Giuliano Soria, ideatore e anima di uno dei premi letterari più prestigiosi in Italia. Malversazione e truffa le accuse. Spiega Giancarlo Caselli procuratore di Torino: “Finora abbiamo scoperto soldi pubblici utilizzati per fini personali per circa 1 milione di euro…”. Ma l’inchiesta continua con perquisizioni: oggi due nuovi indagati. Un imprenditore e il fratello di Soria, Angelo, funzionario regionale che firmava i finanziamenti, 23 milioni di euro in 27 anni di vita del premio. E poi c’è il filone delle violenze e molestie sessuali nei confronti del giovane collaboratore extracomunitario. Giuliano Soria, abituato al lusso, a queste ville, a hotel faraonici, ora è in cella di isolamento, choccato, apatico. Il suo difensore, Roberto Piacentino: “Un uomo abbattuto… si è portato in prigione dei libri e la bibbia scozzese..”. Il regno di Soria a Torino, in via Montebello, sotto la Mole: al primo piano gli uffici del Premio al terzo l’abitazione. Oggi è tutto chiuso. Intanto l’edizione 2009 del Premio è stata annullata e il mondo politico trema. In Regione si è controllato a dovere sul come venivano utilizzati i milioni del Grinzane Cavour? E i tanti amici di Soria, politici, intellettuali, giornalisti, collaboratori che partecipavano a viaggi di lusso per il mondo erano davvero all’oscuro di tutto? Domande che incuriosiscono anche gli inquirenti.

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