Inchiesta Grinzane: indagini su Regione Piemonte
L’inchiesta sul Grinzane Cavour si estende alla Regione Piemonte che in 27 anni di vita del premio ha elargito finanziamenti per 23 milioni di euro: ieri la Guardia di Finanza ha sequestrato 41 cartoni di materiale dagli uffici regionali con le delibere e il materiale sugli stanziamenti, sequestrato anche il computer di Angelo Soria, fratello del presidente del Grinzane, Giuliano, in carcere da due giorni. Angelo Soria è un alto funzionario incaricato di firmare i mandati di pagamento ed ora è indagato per peculato. La presidente Mercedes Bresso ha spiegato che il Grinzane è un’associazione privata e che quindi non toccava alla Regione controllare come venivano utilizzati quei fondi, che la Regione non è un organo di polizia e che comunque si costituirà parte civile. La Procura ha già accertato che circa 1 milione di euro Giuliano Soria li ha distratti dal bilancio del Grinzane per acquistarsi l’appartamento di 500 metri quadri sotto la Mole, per ristrutturare altri appartamenti a Torino, Parigi e Sanremo. Ma gli inquirenti cercano il tesoretto di Soria all’estero vogliono capire come un professore universitario sia riuscito in questi anni a comprarsi 18 case e decine di terreni fra Torino e Cuneo. La Finanza è andata anche al castello di Costigliole d’Asti: il Comune l’ha dato in comodato al Premio Grinzane, 10 anni di restauri costati 3 milioni di euro e lavori non ancora conclusi. Insomma, dietro al Grinzane correvano fiumi di danaro: lussi e eccessi erano davanti agli occhi di tutti ma c’è voluta la denuncia del maggiordomo extracomunitario di Soria, stufo di insulti, violenze e molestie sessuali, a far scoppiare il caso.