Ragazzini intossicati da figurine puzzolenti, a Torino
Bisognerà aspettare tutte le analisi del caso, ma il primo imputato dell’intossicazione di una trentina di alunni e di un’insegnante in una scuola elementare di Torino, è l’album di Skifidol Puzz. Le figurine di moda tra i bambini che emanano odori nauseabondi. Così questa mattina i Carabinieri dei Nas si sono presentati all’azienda modenese che le produce per verificare eventuali rischi per la salute. Non è escluso un sequestro cautelativo per motivi sanitari. I militari stanno rastrellando in tutta Italia le card puzzolenti suggerendo ai distributori di sospenderne la vendita fino a quando le analisi non saranno completate. “Strofina e svieni”, avverte il simbolo con la maschera antigas sulla figurina. E i 16 bambini della quinta elementare Altiero Spinelli ci sono andati molto vicini. Occhi arrossati, mal di gola, per qualcuno c’è stato bisogno di una bombola di ossigeno. Si sentiva una puzza di gas persistente nell’aula. Il mistero si è svelato nel pomeriggio, quando in uno zainetto i Vigili del Fuoco hanno trovato un album di Skifidol Puzz. Dopo i controlli in ospedale i bambini sono stati tutti dimessi. La ditta che commercia le carte sostiene che quello che è successo agli alunni della scuola è frutto di un effetto autosuggestivo. Il prodotto, dichiarano, è in commercio da più di due mesi e non è mai stato evidenziato alcun problema.