Violenza sessuale: 25 anni di abusi, padre resta in carcere
Le porte del carcere di Torino non si aprono per lo Josef Fritzl italiano. Marcello, l’uomo di 64 anni che, come l’austriaco, è accusato di avere abusato della figlia per 25 anni, non ha ottenuto la revoca della custodia cautelare. Il Tribunale del Riesame ha respinto la richiesta avanzata ieri dal suo legale, l’avvocato Antonio Genovese. Per i giudici Ferrero, Rispoli e Capecchi, non sono bastate le dichiarazioni d’innocenza dell’indagato. “Mia figlia si è inventata tutto, dovete scarcerarmi”, ha ribadito più volte l’uomo nel corso dell’udienza. Marcello, nome di fantasia, avrebbe abusato della figlia primogenita per 25 anni. Da quando aveva nove anni fino a qualche mese fa. “Perché la prima figlia – hanno spiegato gli investigatori – per tradizione di famiglia spettava al padre”. Una regola incestuosa, che pure il figlio di 41 anni avrebbe applicato alle sue figlie di 6, 8, 12 e 20 anni. Anche lui, difeso dall’avvocato Antonio Foti, si trova in carcere.