Donna uccisa in un condominio a Torino
Nell’appartamento, al quarto piano di questo palazzo in largo Nicola Fabrizi, borgata Parella a Torino, c’è ancora la tavola apparecchiata per due, le luci accese. Alice, 46 anni, che abitava lì, era nel cortile, avvolta in una coperta. Morta, sulla testa una vistosa ferita. Uccisa in casa e trascinata giù dalle scale come un fagotto. Così almeno dicono le tracce di sangue trovate lungo i gradini. Sono state proprio queste tracce a insospettire poco prima delle 8 di sera un vicino. Ha seguito la scia rossastra ed è arrivato in cortile. “Era l’ora di cena, dall’appartamento abbiamo sentito gridare”, dicono altri testimoni. Gridare con chi? Forse con il suo convivente, un uomo di 10 anni più giovane che i carabinieri stanno cercando e non trovano. Scomparso, cellulare spento, nessuno ha sue notizie da ore. Alice Acquarone lavorava in una mensa che fornisce pasti alle scuole. Separata, era madre di due ragazzi di 20 e 18 anni. Il più grande, il maschio, vive ormai da solo. La figlia abitava con lei, ma nel pomeriggio era uscita. E al ritorno la mamma non c’era più. Non si sa molto della vittima, se non che era una donna allegra, sorridente e solare. E che ora qualcuno l’ha uccisa. Una lite probabilmente, e poi il colpo alla testa mortale, inferto forse con una bottiglia. Ma gli investigatori si chiedono anche perché il corpo sia stato trascinato nel cortile. L’assassino forse voleva nasconderlo ed è stato sorpreso o spaventato da qualcosa o da qualcuno? Domande per ora senza risposta.