Carabiniere muore sotto treno mentre insegue un pusher
Da un anno era tornato al Nucleo Radiomobile. Non voleva più stare in ufficio, voleva fare il carabiniere per strada e proprio sulla strada ha trovato la morte. Il vicebrigadiere Marino Ferraro, 42 anni, è stato ucciso da un treno in transito mentre inseguiva un pusher di colore per le vie del quartiere Valdocco, a Torino. Un inseguimento, prima in macchina, poi a piedi lungo la massicciata della ferrovia e quando il fuggitivo ha superato la grata di cemento per scappare, il Carabiniere non si è fermato ed è entrato anche lui sui binari. I colleghi non hanno più visto nulla, solo silenzio rotto da un grido e poi il fragore di un treno in transito. È quasi impossibile in quel punto avvertire il rumore dei convogli ferroviari prima del loro arrivo. I colleghi poco dopo hanno trovato il corpo senza vita di Marino Ferraro riverso sulla massicciata. Per lui non c’era più nulla da fare. Marino Ferraro lascia una moglie e due figli adolescenti. La camera ardente al cimitero di Torino è stata visitata stamattina da tanti colleghi, autorità e gente comune colpita dalla tragedia che ha colpito l’Arma dei Carabinieri. Poco più di due mesi fa un altro Carabiniere aveva perso la vita in un incidente analogo. In un’operazione contro lo spaccio di droga era stato investito da un’auto.