Al Darwin di Rivoli si torna a scuola, col magone nel cuore
Il liceo Darwin di Rivoli, nel Torinese, oggi ha riaperto i cancelli. Sono passati poco più di 5 mesi dal giorno in cui il 17enne Vito Scafidi rimase ucciso nel crollo del soffitto della scuola. A mezzogiorno gli studenti hanno ricordato il loro compagno. C’era anche Andrea Macrì, compagno di classe di Vito, rimasto ferito gravemente nel crollo e tuttora su una sedia a rotelle: “Giornata triste, non si può dimenticare né dopo 5 mesi, né dopo 10 anni”. Due milioni di euro per la rimessa in sicurezza dell’edificio e per consentire oggi a 500 studenti il rientro in classe. Nel giardino di fronte all’edificio è stato piantato l’albero della memoria, attorno al quale tutti i ragazzi hanno lasciato i loro messaggi in ricordo di Vito. Ma ci sono stati anche momenti di attrito. La famiglia Scafidi ha abbandonato la cerimonia di commemorazione: troppo breve, secondo loro, il ricordo dedicato al ragazzo morto. Ora auspicano che il liceo Darwin cambi il suo nome in quello di Vito Scafidi. Dicono la sorella Paola e mamma Cinzia: “Non accetteremo né una piazza né una palestra: questo liceo deve chiamarsi “Vito Scafidi”. Da domani a scuola i primi 500 allievi, l’anno prossimo tutti e mille. Si sono intanto quasi conclusi gli accertamenti della Procura sul crollo. Si parla di una particolare fragilità del controsoffitto. Il 22 novembre, giorno dell’incidente soffiava un forte vento: una porta sbatté con violenza e subito dopo, per le vibrazioni, ci fu il crollo.