Alle Molinette un giorno senza sale
“Restrizione sodica”: è la formula usata sempre più spesso dai medici per raccomandare ai pazienti di usare meno sale. Perché a noi italiani, si sa, piace mangiare saporito: a casa, al ristorante, al bar, il sale la fa da padrone e gli eccessi li paghiamo sia in campo estetico – con cellulite e gonfiori – sia, cosa certo più grave, in termini di salute con l’aumento della pressione sanguigna e di conseguenza un superlavoro per cuore e reni. Non che il sale di per sè faccia male, anzi: sono tante le malattie debellate con la diffusione del sale nella dieta moderna, a cominciare da quelle della tiroide. Ma il suo eccesso è da evitare, se si pensa che ne consumiamo da 3 a 5 volte più del fabbisogno reale. Ecco perché domenica prossima – in occasione della Giornata mondiale contro l’ipertensione arteriosa – si cercherà di sensibilizzare ad un consumo più sano del sale: l’ospedale Molinette di Torino lancia una giornata senza sale, abolendo per 24 ore le saliere dai tavoli del refettorio. Se infatti l’ipertensione è la prima causa di malattie come infarto e ictus che ogni anno in Italia uccidono 240mila persone, nel 20% dei casi la pressione alta è direttamente collegata all’uso di sale nella dieta. Meno sale, dunque, uguale più salute: 5-6 grammi al giorno è l’apporto giusto.