Scomparsa a Roma Susanna Agnelli
Se oggi la ricerca sulle malattie rare ha raggiunto traguardi importanti molto del merito va a lei: Susanna Agnelli. Così Telethon, la fondazione che lei aveva creato e reso famosa con la maratona televisiva, ringrazia e saluta la sua presidente scomparsa ieri a Roma all’età di 87 anni. Avere reso la scienza amica è solo una delle tante cose utili che questa signora, nata Agnelli e sposata Rattazzi, ha fatto nella sua lunga vita . Ma forse quella di cui andava più fiera. Così simile nei modi e nello stile al fratello Gianni, sembrava irradiare potere e sicurezza, dicono quelli che la conoscevano bene: qualità che ha dispensato con eleganza e intelligenza scegliendo se possibile di aiutare gli altri. Il dolore lo conobbe presto quando a 14 anni perse il padre in un incidente in mare: da allora la piccola Suni divenne Susanna, scese in campo come crocerossina durante la Seconda Guerra Mondiale, fu Sindaco all’Argentario per 10 anni, scrittrice di successo: “Vestivamo sempre alla marinara: blu d’inverno, bianco e blu a mezza stagione e bianca in estate. Per pranzo ci mettevamo il vestito elegante e le calze di seta corte. Mio fratello Gianni si metteva un’altra marinara”: il privilegio di nascere in una ricca e famosa famiglia si paga e Susanna Agnelli, nel suo best seller “Vestivamo alla marinara”, racconta come i bambini Agnelli non potessero comportarsi come tutti gli altri. “Don’t forget you are an Agnelli” era il monito della severa istitutrice inglese, Miss Parker. Insomma, un’educazione ricordata come opprimente, tutta regole rigide, in previsione di un futuro denso di obblighi. Fu anche ministro degli Esteri nel governo Dini dal gennaio 1995 al maggio 1996. Un marito, sei figli, innumerevoli nipoti e migliaia di affezionati lettori che per anni le hanno chiesto consigli nella rubrica di posta sul settimanale Oggi. A loro rispondeva con l’indulgenza e l’ironia di chi guarda la vita dalla giusta distanza. Perché lei la vita l’ha davvero pienamente vissuta.