Missione non compiuta. A due giornate dal termine, la Juventus di Claudio Ranieri è a un passo dal fallire l’obiettivo fissato dallo stesso tecnico: migliorare il terzo posto dell’anno precedente. Anche solo il timore che finisca così, ha spinto oggi la dirigenza bianconera a esonerare il tecnico, fatto rarissimo nella storia di questo club. Juve in picchiata: sette gare senza vittorie e una media di due gol subiti a partita, altissimo rischio di preliminari di Champions. Altri gravi capi d’accusa, la preparazione atletica scadente e la catena impressionante di infortuni; motivo, quest’ultimo, di frizione (sempre nascosta) tra il tecnico e lo staff medico. Eppure, la prima stagione dopo il ritorno in serie A era stata quasi trionfale. Ranieri, che aveva appena salvato il Parma, era approdato a Torino, consigliato da Marco Tardelli, con la fama di allenatore esperto ed equilibrato. I risultati arrivarono subito: la Juve si insediò in breve tempo nelle prime posizioni e in quella stagione si permise il lusso di battere nientemeno che l’Inter a San Siro, sbriciolando anche il Milan, la Roma e altre grandi. Oggi, fa impressione pensare che un allenatore esonerato a due giornate dalla fine abbia scritto, insieme a mezza squadra (perché l’altra mezza era in infermeria), una delle più belle pagine di calcio della storia juventina, la vittoria a Madrid contro il Real. Da stasera la Juve è affidata a Ciro Ferrara, nato a Napoli l’11 febbraio 1967. Ha giocato 500 partite in serie A, di cui 247 con la maglia del Napoli e 253 con la Juventus, squadra nella quale ha militato dal 1994 al 2005. Ha vinto otto scudetti (di cui uno revocato), due Coppe Italia, cinque Supercoppe italiane, una Coppa Uefa, una Champions League e una Coppa Intercontinentale. Ferrara ha fatto parte dello staff della Nazionale italiana campione del mondo nel 2006, come collaboratore tecnico di Marcello Lippi. Dal 2006 è responsabile del Settore Giovanile della Juventus. Con il ritorno nel 2008 di Lippi sulla panchina della Nazionale, è tornato a ricoprire il ruolo di collaboratore tecnico del c.t. azzurro.

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