Processo Eternit: Inps ammessa come parte civile
L’Inps è stata ammessa tra le quasi settecento parti civili al processo Eternit, in corso a Torino. Lo ha deciso oggi il gup Cristina Palmesino alla ripresa dell’udienza preliminare. È la prima volta che l’istituto di previdenza si presenta in un procedimento giudiziario di questo genere lamentando i danni – qui l’ordine di grandezza è sui tre miliardi di euro, anche se il calcolo non è ancora stato fatto – patiti per le pensioni erogate alle vittime dell’amianto. Questo processo riguarda quasi 2.900 casi di persone morte o ammalate per l’esposizione al minerale lavorato in quattro filiali italiane della multinazionale svizzera. Gli imputati sono il magnate elvetico Stephan Schmidheiny e il barone belga Jean Louis de Cartier de Marchienne, per i quali la Procura intende ribadire la richiesta di rinvio a giudizio per disastro doloso. I difensori si erano opposti all’inclusione dell’Inps. Il gup, dopo aver respinto una questione di legittimità costituzionale sollevata dalle difese sul ruolo delle parti civili nel processo penale, ha anche accolto la costituzione degli enti territoriali (tra cui la Regione Piemonte) e dei sindacati, escludendo numerose onlus e associazioni (comprese quelle animaliste) che non avevano titolo. Escono dal processo anche una sessantina di cittadini di Casale Monferrato che nel 1993 avevano firmato un accordo con la Eternit.