Giuliano Soria è uscito dal carcere questa mattina alle 8. L’ex patron del Premio Grinzane Cavour è tornato a respirare aria di casa dopo tre mesi trascorsi agli arresti alle Vallette, con l’accusa di malversazione dei contributi pubblici. Verso le 10 Soria si è affacciato al balcone di casa, in via Montebello, abitazione che si trova nel medesimo edificio in cui hanno sede gli uffici del premio Grinzane. Se, infatti, la maggior parte del patrimonio è sotto sequestro giudiziario e molti beni gli sono stati ipotecati, Soria può utilizzare ancora la sua abitazione. In carcere rimane il fratello, ex dirigente della Regione, agli arresti per le medesime accuse. La vicenda resta ancora molto complessa e rispetto al suo futuro, l’ex patron del Grinzane, ha dichiarato – per bocca del suo difensore, avvocato Roberto Piacentino – che è professore ordinario di ruolo ed è da lì che potrebbe ripartire, facendo tabula rasa. Un futuro, comunque, sempre più grigio dal momento che è in corso un’indagine della Guardia di Finanza che porterà a stilare l’impianto accusatorio che si dipanerà nel corso del processo. Una vicenda che ha svelato gli intrecci tra politica ed istituzioni culturali che farà ancora discutere, dato l’esito incerto del marchio Grinzane Cavour. Soria ha l’obbligo di firma: deve recarsi un paio di volte alla settimana al vicino commissariato di Polizia per firmare l’apposito registro.

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