G8 Università: 21 arresti in tutta Italia
Violenza e danneggiamenti in concorso aggravato, i reati contestati. A metterli nei guai sono stati i 20 minuti di guerriglia andati in scena a Torino, il 19 maggio, al G8 dell’università. E che rivivono nei filmati della Polizia. La notte scorsa 21 arresti in diverse città: 16 giovani sono finiti in cella, 5 ai domiciliari. L’operazione è della Digos di Torino con la direzione della Polizia di prevenzione. Uno, Egidio Giordano, leader di un centro sociale napoletano, punto di riferimento dell’antagonismo, è stato preso in tenda all’Aquila. Aveva preso parte alla fiaccolata dell’altra notte nei paesi terremotati. Sempre per gli scontri del 19 maggio era già stato arrestato Domenico Sisi, è parente del sindacalista Vincenzo Sisi, condannato qualche settimana fa nel processo contro le cosiddette nuove Br. E a Padova è stato arrestato Max Gallob, il leader del centro sociale Pedro. Gli attivisti dell’Onda hanno occupato i rettorati di numerose università – da Bologna a Pisa, da Roma a Napoli – contro gli arresti definiti “pretestuosi e un attacco al movimento”. Replica il procuratore capo di Todel 19 maggio era già stato arrestato Domenico Sisi, è parente del sindacalista Vincenzo Sisi, condannato qualche settimana fa nel processo contro le cosiddette nuove Br. E a Padova è stato arrestato Max Gallob, il leader del centro sociale Pedro. Gli attivisti dell’Onda hanno occupato i rettorati di numerose università – da Bologna a Pisa, da Roma a Napoli – contro gli arresti definiti “pretestuosi e un attacco al movimento”. Replica il procuratore capo di Torino Giancarlo Caselli “è un’operazione contro reati e violenze commessi da una minoranza, e in difesa di chi manifestava pacificamente”.