Passa di mano dopo quasi 100 anni di onorata carriera, la Bertone, da sempre considerata una delle più titolate aziende nel settore delle carrozzerie auto. Ha collaborato nel tempo con le più grandi case automobilistiche mondiali, ed alcune fra le più belle e prestigiose auto prodotte portano la sua firma: Lamborghini Countach, Lancia Stratos, Fiat X1/9 e Lamborghini Miura. Con l’acquisizione di Fiat, tirano un sospiro di sollievo i 1.137 lavoratori, e di questi tempi è un risultato non da poco. E si salva non solo un’azienda, ma un pezzo di storia del nostro paese. Correva il 1912 quando il 28enne Giovanni Bertone aprì l’officina di “carradore” ossia di riparazione e costruzione di carrozze a trazione animale. A Torino, all’epoca, non c’erano auto ma con la fine della prima guerra mondiale, l’azienda si concentra sul mezzo del futuro. Partita con 3 operai, nel 1920 l’organico ne conta 20. Negli anni Venti, poi, la Bertone allaccia solide collaborazioni con quasi tutti i costruttori dell’epoca, e ovviamente anche con Fiat e Lancia. Di lì, il lancio vero e proprio. Nel 1933, Nuccio – il secondogenito di Giovanni – entra in azienda. Con lo scoppio del conflitto mondiale, iniziano le difficoltà e quasi tutti i carrozzieri, compreso la Bertone, cominciano ad impegnarsi nell’allestimento di veicoli militari di vario tipo. Si riprende a marciare nel Dopoguerra, e negli anni Cinquanta acquisisce le prime commesse all’estero. Gli Anni Sessanta segnano la storia della Bertone, perché parte un sodalizio industriale importantissimo, quello con Lamborghini. Poi, nel ’70 (la Bertone conta all’epoca già 1.500 dipendenti) i nuovi “gioielli”: dalla prolifica matita di Nuccio Bertone si alternano supercar, utilitarie e provocanti concetti di stile e l’azienda si avvia ad essere ormai un costruttore di auto a ciclo completo. Nel decennio successivo inizia la produzione della Volvo 780, la raffinata berlina a due porte firmata interamente dalla Bertone, e la collaborazione con il marchio Opel. Poi, l’azienda già dal 2005 è in crisi: e dopo un’intricata vicenda giudiziaria durata oltre un anno, oggi l’annuncio del Ministro Scajola apre un nuovo capitolo nella storia dell’azienda torinese.

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