30 morti in 50 giorni sulle nostre montagne, l’ultimo un giovane di 25 anni, di Voghera, precipitato per 100 metri in un canalone del Gran San Bernardo: sembra un bollettino di guerra più che il racconto di un’estate vissuta al fresco delle Alpi, alla ricerca di emozioni e di paesaggi eccezionali in cima ad una vetta o attraversando un ghiacciaio. Incidenti sempre e solo dovuti alla casualità? Oppure c’è anche incoscienza? Superficialità? Poca preparazione? Nell’affrontare una disciplina severa come l’alpinismo, sia quello a livello estremo sia quello escursionistico. Ad Alagna Valsesia, ai piedi del Monte Rosa, è nata la prima Università della montagna. Ecco qualche lezione spicciola delle guide alpine. Per Paolo Melotti presidente. Atl Valsesia Vercelli si tratta di “una scuola aperta a tutti per imparare ad amare la montagna ma anche a rispettarla”. L’Università della montagna e del turismo è diretta da Silvio Mondinelli, uno dei più famosi scalatori italiani che vive ad Alagna ed è stata realizzata grazie anche al fattivo lavoro dell’assessore al Turismo della Provincia di Vercelli, Marco Pasteris . Un’Università della montagna per scoprire e imparare le tecniche necessarie ma anche l’armonia interiore per affrontare le grandi vette e l’alta quota.

Condividi su facebook