L’hanno battezzata ugualmente dandole il nome di Alice. Ma la piccola non ha vissuto che pochi minuti. Ad ucciderla la madre che l’aveva appena partorita in casa, a Castelletto Cervo, provincia di Biella. Le ha messo una mano sulla bocca perché nessuno sentisse il suo pianto e poi quella mano non l’ha più tolta fino al soffocamento. Lo ha confessato all’ospedale la stessa madre, ricoverata per un’emorragia conseguente al parto. Alice sarebbe stata la quarta figlia di una famiglia che versa in condizioni economiche disastrose: il padre, che dice di non aver mai saputo di questa gravidanza, fa l’operaio, la madre è in cassa integrazione. La donna adesso è accusata di infanticidio e la sua posizione è aggravata dal fatto che 11 anni fa aveva già abbandonato il terzo figlio in uno scatolone: poi si era pentita e l’aveva ripreso in casa. Nonostante tutto questo i servizi sociali biellesi non si erano mai occupati di questa famiglia, pare fossero all’oscuro di tutto. Troppi punti oscuri: ad esempio com’è possibile che il marito non sapesse nulla di questa gravidanza. La Questura di Biella indaga.

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