Doveva essere una giornata in allegria. Tutti gli appassionati di immersioni subacquee del Lago Maggiore riuniti per una giornata sott’acqua in compagnia. E invece è finita in tragedia. È successo stamattina a Belgirate, sulla sponda piemontese del lago. Aurelio Sofia e Mario Cappella, entrambi 50enni, erano partiti dalla provincia di Torino per partecipare alla festa. Il clou della giornata doveva essere l’immersione verso la madonnina depositata a una decina di metri di profondità. A un certo punto le loro sagome sono scomparse nell’acqua limacciosa del lago. E pochi minuti dopo il corpo di Cappella è emerso; subito si è tentato di rianimarlo, ma per lui non c’è stato niente da fare. Quello del collega è stato trovato ore dopo a 40 metri di profondità dai sommozzatori dei Vigili del Fuoco. Le prime ipotesi dei Vigili del Fuoco e Carabinieri parlano di un possibile attacco di euforia da profondità, un malessere causato dall’azoto dell’aria delle bombole che provoca una perdita di lucidità, tesi avvalorata dal fatto che il corpo trovato sul fondo era senza maschera. Il compagno avrebbe cercato di aiutarlo, ma un guasto all’apparecchiatura piuttosto che semplicemente la fine dell’aria sono stati fatali anche per lui.

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