Eredità Agnelli: nuova strategia per Margherita
Margherita Agnelli cambia avvocati difensori e conseguentemente cambia la strategia processuale nella causa civile in corso al tribunale di Torino sull’eredità del padre avvocato Gianni Agnelli. Se finora i legali milanesi avevano puntato sulla richiesta di un rendiconto generale dei beni del genitore morto nel gennaio 2003 (avanzando quindi il sospetto di tesoretti all’estero e suscitando le attenzioni dell’Agenzia delle Entrate), adesso i nuovi legali i torinesi Andrea e Michele Galasso e il romano Paolo Carbone puntano tutto sulla non validità giuridica dell’accordo del 18 febbraio 2004 firmato da Margherita con il quale lei rinunciava ad ogni pretesa sull’eredità lasciando tutto alla madre Marella e quindi al figlio John Elkann. In cambio otteneva denaro e beni per un valore superiore ai 580 milioni di euro. È quanto trapelato in ambienti giudiziari oggi dopo l’udienza a porte chiuse presso il giudice Brunella Rosso. Spiega l’avvocato Andrea Galasso difensore Margherita Agnelli: “Un’udienza serena con rispetto delle parti e nel più assoluto rigore professionale. Adesso abbiamo 60 giorni per le conclusioni più altri 20 per le repliche”. In sostanza entro la primavera potrebbe chiudersi questa querelle giudiziaria che ha visto spaccarsi gli Agnelli con Margherita da una parte e il resto della famiglia dall’altra. Intanto stamattina davanti al tribunale c’è stata una manifestazione di una trentina di operai dello Slai Cobas dell’Alfa di Arese: se esiste un tesoretto Agnelli -chiedono- venga investito a favore dell’occupazione nel gruppo Fiat.