Bufera sul corpo dei Vigili Urbani di Torino. La Procura ha emesso 22 ordini di custodia cautelare 6 prevedono arresti domiciliari e altri 16 solo l’obbligo di firma con l’accusa di corruzione e peculato. In cambio di tangenti in danaro i Vigili avrebbero fornito alcuni carrozzieri di Torino di apparecchi ricetrasmittenti: in questo modo potevano ascoltare le comunicazioni della Polizia Municipale con la sala radio e avere in tempo reale notizie su incidenti accaduti in città. Così, appena avvenuto un incidente arrivavano sul posto i carri attrezzi dei carrozzieri a volte ancor prima dei soccorsi. L’inchiesta durava da mesi ed era coperta dal più stretto riserbo degli inquirenti ma soltanto stamattina sono state emesse le misure cautelari che riguardano sia vigili sia carrozzieri. Ignoto l’ammontare delle tangenti che – secondo l’accusa – sarebbero state percepite dai Vigili: i quali si difendono affermando che le ricetrasmittenti sarebbero state rubate negli uffici dei vari comandi cittadini. Per l’accusa invece di mezzo c’erano soldi dai 300 ai 500 euro la settimana in cambio delle loro radio di servizio. “Il massimo della trasparenza”, è stato il commento del sindaco Sergio Chiamparino mentre l’Amministrazione comunale ha ricordato che “il coinvolgimento di pochi agenti del Corpo di Polizia Municipale nell’attività illecita nulla toglie alla qualità e all’impegno degli appartenenti al Corpo”.

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