È andata: dopo un anno e mezzo di cantiere, con la bella piazza Carignano sottosopra, una spesa di oltre 14 milioni di euro che ha impegnato il Comune per oltre 12 milioni, da questa sera Torino ha di nuovo il suo gioiello barocco, il Teatro Carignano, luogo di bellezza e di cultura, roba non da poco di questi tempi. Il sipario inaugurale si è aperto su una nuova produzione dello Stabile, “Zio Vanja”, regia di Gabriele Vacis. Un bello spettacolo, a lungo applaudito da un pubblico che non si sapeva bene se era più contento di essere lì a godersi la prima, e pure la cena di gala tra il primo e il secondo atto, o di trovarsi alla prima del rinato teatro torinese, tra stucchi dorati, velluti rossi (tutto come prima, nulla è stato stravolto in platea, nelle gallerie e neppure nel redivivo loggione) e soprattutto tra tanti vip. Tra questi anche Roberto Benigni, con la moglie Nicoletta Braschi, insieme a Fabrizio Del Noce, i registi Luca Barbareschi e Pippo Delbono, Arturo Brachetti, Paola Mastrocola, Piero Chiambretti, Luciana Littizzetto Bruno Gambarotta, Marco Columbro. Del mondo economico il presidente di Intesa SanPaolo, Enrico Salza, il vicepresidente della Fiat, John Elkann, l’economista Domenico Siniscalco, i presidenti delle Fondazioni bancarie SanPaolo e Crt, Angelo Benessia e Andrea Comba. Della Juventus c’erano il presidente Giovanni Cobolli Gigli, Alessandro del Piero, Claudio Ranieri e Gianluca Pessotto. Diversi i direttori di giornali: Concita De Gregorio dell’Unità, Giulio Anselmi della Stampa e Ferruccio De Bortoli del “Sole”. Nel palco reale, accanto ad una raggiante presidente dello Stabile, Evelina Christillin, che si è spesa davvero molto per questo restauro, c’erano il sindaco Sergio Chiamparino, i presidenti di Regione e Provincia, Mercedes Bresso e Antonio Saitta. Un sindaco di Torino ancora una volta in versione più realistica del re ha presentato al pubblico questa sera, accanto alla presidente del Teatro Stabile Evelina Christillin la riapertura del Teatro Carignano, dopo i 18 mesi di chiusura per i lavori di restauro “L’importante sono i fatti”, ha detto Sergio Chiamparino duettando con la Christillin dal palco, tra dichiarazioni e battute. “Non è una questione di scelta tra finanziamenti alla cultura o all’industria”, ha aggiunto il sindaco – ma di accettazione delle sfide che entrambi i settori rappresentano e che questa città sta affrontando”. Un modo per rispondere alle polemiche di alcuni sulla mondanità della serata, come ha anche fatto Christillin parlando poco prima ai giornalisti: “Quest’inaugurazione ha un significato importante per l’intera città e, a chi ci accusa di avere dato spazio ai vip e alle mondanità, ricordo che i primi a vedere questo bellissimo “Zio Vanja” all’anteprima di ieri sera sono stati gli operai e tutte le maestranze che hanno lavorato in questo cantiere di restauro. Questo è il teatro dell’intera città.

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