Thyssen: fuori da processo operai che firmarono accordo
Niente costituzione di parte civile per gli operai della Thyssen- Krupp che firmarono un verbale di conciliazione con l’azienda: lo ha deciso la Corte d’Assise di Torino, presieduta da Maria Iannibelli, aprendo così oggi la terza udienza del processo per il rogo che, nel dicembre del 2007, costò la vita a sette lavoratori. Ad essere esclusi sono, in tutto, cinquantasei persone. I dipendenti avevano sottoscritto un accordo che prevedeva, al momento di uscire dalla società, la concessione di una somma in cambio della rinuncia a ogni richiesta di risarcimento per eventuali danni: un accordo che per i giudici è giuridicamente valido. I sindacati hanno sempre contestato la validità del verbale, spiegando che differiva da una stesura precedente dell’accordo, ma la Corte ha fatto presente di non poter entrare nel merito. Escono dal processo anche tre persone che, in base alle norme non possono essere considerate “prossimi congiunti” delle vittime. Tra queste figura Salvatore Abisso, ex operaio Thyssen e convivente della mamma di Roberto Scola.