Donna uccisa nel Pinerolese: suicida un testimone
Sparandosi col fucile da caccia si è portato via tutti i segreti, tutte le cose che poteva sapere e doveva spiegare ai Carabinieri. Giuliano Pastre, 36 anni, 4 figli, si è ucciso stamattina nella sua casa di Prarostino nel Pinerolese, provincia di Torino. Era un amico di Katia Di Mitri, la donna 33enne trovata morta sabato pomeriggio, uccisa a pietrate in un bosco a pochi chilometri di distanza, a Bricherasio. Già sentito come testimone dagli inquirenti le sue dichiarazioni erano apparse lacunose al punto che i Carabinieri l’avrebbero riconvocato nei prossimi giorni. Avrebbe dovuto spiegare perché la sua auto inspiegabilmente è stata semidistrutta dalle fiamme sabato mattina: dai primi rilievi all’interno della vettura carbonizzata sarebbe stato rinvenuto un grosso sasso. Insomma, la sua era una posizione delicata. Ma lui prima di farla finita ha lasciato un biglietto con scritto “io con l’omicidio di Katia non c’entro nulla”. Per tutto il giorno i Carabinieri hanno interrogato la moglie per cercare di chiarire i tanti punti oscuri: la famiglia Pastre avrebbe avuto anche problemi economici coincidenti con la messa in cassa integrazione proprio oggi del suicida. Se la morte di Katia è un ancora un mistero, il suicidio di questo amico di famiglia è un giallo nel giallo.