19 giugno 2023

19 giugno 1999 – Al Piemonte le Olimpiadi invernali 2006

TORRE SESTRIERE

E’ Torino la città che ospiterà i Giochi invernali delle Olimpiadi 2006. Battuta la città elvetica di Sion, con 53 voti favorevoli contro 36, alle votazioni finali a scrutinio segreto del Cio, riunitosi a Seul, nella Corea del Sud. I cinque cerchi tornano così in Italia dopo le Olimpiadi di Roma del 1960 e i Giochi invernali di Cortina d’Ampezzo del 1956.

C’e’ la soddisfazione di avere lasciato con un palmo di naso Sion, l’ orgoglio di essere riusciti dove Roma aveva fallito, ma soprattuto la gioia per avere vinto la volata olimpica, pur essendo partiti in ultima posizione. Torino 2006 e’ stato l’ ultimo comitato promotore a mettersi in moto, diciassette mesi fa, e ha battuto tutti: e’ logico quindi il tripudio che ha fatto rimbombare le volte della gigantesca hall dell’ Hotel Shilla di Seul, tra spruzzi di spumante e bandiere italiane. “La sensazione che avremmo vinto – ha detto Evelina Christillin, presidente esecutivo di Torino 2006 – ce l’ ho avuta ieri: tante piccole cose assieme hanno accresciuto la mia fiducia, poi, quando siamo arrivati al ballottaggio, l’ ottimismo e’ aumentato: ho visto gli svizzeri di Sion mogi. Era fallito il loro piano per escluderci dal lotto delle finaliste. Ma certi di vincere – ha aggiunto la Christillin – non lo siamo stati mai: noi non avevamo la sicurezza adamantina che sfoderavano gli svizzeri”.

Un marchio a cinque cerchi puo’ trasformare Torino e il Piemonte: lo pensa il presidente della regione, Enzo Ghigo. “Forse non ci rendiamo ancora conto – ha detto Ghigo – ma dobbiamo organizzare un’ Olimpiade: un evento cosi’ importante che puo’ dare un’ accelerata al processo di ammodernamento, in tutti le direzioni, e aprire una nuova era per il Piemonte”.

Per il sindaco Castellani il motivo di gioire e’ doppio: proprio domani festeggera’ sei anni sulla poltrona di primo cittadino di Torino: “spero che si sia fatto tesoro degli errori dei Mondiali del ’90, che mi hanno lasciato sul groppone lo Stadio Delle Alpi. L’ esempio da imitare e’ semplice, viene da Barcellona, che ha tratto enormi giovamenti dall’ Olimpiade del ’92, cambiando volto a mezza citta’. Ora nella Torino che si sta trasformando, occorre renderne una parte compatibile con i Giochi olimpici,”.

Torino 2006 e’ in festa a Seul. In attesa di aprire i cantieri olimpici, il 30 giugno il comitato promotore verra’ sciolto. “Entro sei mesi – ha assicurato il sindaco Castellani – entrera’ in funzione la macchina organizzativa. Il lavoro duro comincia domani, lo sappiamo, ma siamo pronti alla sfida”.

Due splendide valli, quelle di Susa e Chisone, e una citta’, Torino, ricca di storia e bellezze da scoprire costituiranno quindi gli scenari delle Olimpiadi invernali del 2006.



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